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BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #5

A livello dell’intera area metropolitana, una copertura arborea del 20% potrebbe tradursi in minori consumi per i condizionatori dell’8-18% e per i riscaldamenti del 2-8% (Kawashima, 1990/1991; Saito, 1990/1991; Spronken-Smith e Oke, 1998; Spronken-Smith e Oke, 1999; Ren et al., 2011).
Frassino (Fraxinus sp.)
Sotto il nome comune di Frassino si raggruppano circa 60 specie, alcune delle quali possono raggiungere i 40m di altezza.È tipico delle zone temperate e adatto a praticamente tutti i tipi di habitat di queste zone, compresi quelli inquinati delle zone urbane. Il suo legno è tra i più pregiati viste la sua robustezza ed elasticità . Anche per questo veniva considerato importante in molte culture antiche in Europa, come ad esempio quella vichinga in cui era noto come “albero del mondo”.

PILLOLE DI CAMBIAMENTO CLIMATICO #2: L’AUMENTO DI TEMPERATURA

L’ IPCC (organismo scientifico indipendente ed internazionale che si occupa di raccogliere e riassumere tutto il sapere climatologico), nel suo recente report sugli effetti dell’aumento di 1.5°C di temperatura (https://www.ipcc.ch/sr15/), specifica:”Si stima che il surriscaldamento terrestre per cause antropiche sta attualmente generando un aumento della temperatura terrestre di 0.2°C per decade, a causa delle passate e presenti emissioni di gas climalteranti. Con tale tasso di crescita, l’aumento di temperatura terrestre raggiungerà molto probabilmente 1.5°C tra il 2030 ed il 2052″. La temperatura media terrestre, inoltre, è già aumentata di 1°C rispetto ai livelli pre-industriali (rispetto cioè al periodo 1850-1900). Il cambiamento climatico non è qualcosa che avverrà, forse, in futuro: è già in atto, ed ormai possiamo solo minimizzare i danni.1°C può sembrare una quantità ininfluente. Bisogna però tenere conto di due cose. Innanzitutto, l’aumento di temperatura negli ultimi decenni è molto maggiore rispetto a quello di inizio ‘900, a causa dell’emissione sempre maggiore di gas climalteranti. Inoltre, se la nostra temperatura corporea è di circa 36-37°C…cosa succede con un solo grado in più? Ci viene la febbre, e non stiamo bene. Con due gradi in più iniziamo ad avere seri problemi di salute. Non lasciamoci quindi ingannare dalla quantità (1°C o 0.2°C possono sembrare molto pochi) perchè ciò che bisogna valutare è l’EFFETTO sull’ecosistema terrestre: 1°C è stato sufficiente a ridurre della metà i ghiacciai artici, all’aumento del livello dei mari, all’estinzione di un quarto delle specie animali e vegetali (con un tasso di estinzione tra le 100 e le 1000 volte maggiore del normale, tanto che si parla ormai di sesta estinzione di massa), all’aumento della frequenza degli eventi estremi (bombe d’acqua, ondate di calore, siccità, alluvioni) etc etc…come vedremo in un prossimo post.
http://www.macromicro.it/ita/immagini/?album=5&gallery=60https://earthobservatory.nasa.gov/…/GlobalWar…/page2.php

BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #4

Gli alberi in città diminuiscono la temperatura dell’aria di 4.1 °C, quella di pavimenti e pareti degli edifici rispettivamente di 15,9 e 8,9 °C (Luoghner et al., 2012).
Sambuco (Sambucus sp)
Originario dell’Europa e del Caucaso, il Sambuco è un piccolo albero che può raggiungere i 10m di altezza.Dai suoi fiori si ricava un estratto che è alla base della sambuca, superalcolico al sapore di anice.Questo albero è celebre anche perché, nella saga di Harry Potter, con il suo legno è stata forgiata la bacchetta più potente del mondo, che (insieme al mantello dell’invisibilità e alla pietra della resurrezione) costituisce uno dei tre doni della morte.

Lotta al cambiamento climatico è lotta di classe

La lotta al cambiamento climatico, per essere efficace, dev’essere anche lotta di classe?
La risposta è si.
Come si evince dal grafico, le emissioni di CO2 aumentano considerevolmente all’aumentare della ricchezza.
Sono due i motivi principali:- responsabilità storiche: i paesi industrializzati hanno cominciato prima ad emettere gas climalteranti in atmosfera- destinazione dei prodotti: i paesi più poveri spesso non hanno il capitale necessario da investire per tecnologie più verdi…ma la vera domanda è: per chi producono i paesi del terzo mondo? Di chi è la responsabilità delle emissioni derivanti dalla produzione dei beni di consumo?
Per questi motivi è importante parlare di giustizia climatica: è giusto che siano i più ricchi a pagare la transizione energetica necessaria per ridurre le emissioni, dal momento che sono proprio loro a produrre e ad aver prodotto più CO2.
E se si dovessero rifiutare di dare il loro consistente contributo? Ci vedremmo costretti a obbligarli…
https://www.vox.com/…/26/16356524/the-population-question

PILLOLE DI CAMBIAMENTO CLIMATICO #1: EFFETTO SERRA

Si è parlato molto di cambiamento climatico in questi ultimi mesi. Il cambiamento climatico non è una novità, e si parla della sua esistenza fin dagli anni ’70. Abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza: qualche pillola semplice da non dimenticare riguardo all’aumento di temperatura terrestre.Cos’è il cambiamento climatico? Si intende una variazione del CLIMA, attribuibile ad ATTIVITA’ UMANE, che genera un’alterazione della composizione e dei moti atmosferici e che si somma alla NATURALE VARIABILITA’ CLIMATICA (osservata su intervalli di tempo analoghi): impatta su temperatura, precipitazioni, nuvolosità, temperature oceani,…L’aumento di temperatura terrestre è dovuto al cosidetto effetto serra. La Terra è circondata dall’atmosfera, che contiene dei gas detti climalteranti: sono dei gas che assorbono l’energia solare riflessa dalla superficie terrestre, e la intrappolano nell’atmosfera stessa. I gas climalteranti (di cui il più abbondante è l’anidride carbonica, CO2) sono dei gas essenziali per lo sviluppo della vita sulla Terra: grazie a loro la temperatura media terrestre è di 15°C e non di -18°C! Questo vuol dire semplicemente che, se non ci fossero tali gas, la Terra sarebbe una palla di ghiaccio.Ma allora, cosa c’è che non va con la CO2?Ciò che non va è la concentrazione, ossia la quantità di particelle presenti nell’atmosfera: se tale concentrazione (misurata di solito in parti per milione, ppm, ossia: numero di particelle di gas per ogni milione di particelle d’aria) aumenta troppo, la quantità di energia immagazzinata nell’atmosfera terrestre è eccessiva e la temperatura del globo aumenta…con tutti gli effetti che vedremo più avanti.