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LA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE E’ INSOSTENIBILE?

Un aumento della popolazione mondiale (dovuto soprattutto alla costante crescita demografica dei paesi del “terzo mondo”) comporterà, ovviamente, un aumento dei consumi delle risorse naturali. Ma il nostro pianeta non è infinito. Come si può allora evitare la catastrofe? Politiche di controllo delle nascite? Re-distribuzione equa delle risorse? Riduzione dei consumi?Queste sono tutte possibili soluzioni, ma qui Hans Rosling (il famoso studioso di statistica svedese, recentemente scomparso) dà una risposta alternativa: ridurre la mortalità infantile.Ad un primo sguardo, sembra un controsenso. Ma se abbinata ad un livello di istruzione più elevato, permette un aumento dell’età media della popolazione nei paesi più poveri, con un conseguente miglioramento delle condizioni di vita e della ricchezza pro-capite. E ciò, come dimostrano i paesi più industrializzati, è il miglior metodo per ridurre la natalità fino a raggiungere un equilibrio sostenibile nella crescita della popolazione mondiale.https://www.ted.com/…/hans_rosling_on_global_population…

BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #3

Le foglie degli alberi hanno la capacità di catturare le particelle inquinanti presenti nell’aria come pm 2,5 e pm 10: la densità della chioma (n foglie/volume) e la dimensione delle foglie influiscono sulla quantità di inquinanti catturati (Jin et al., 2014).Per queste caratteristiche, le piante più funzionali sono specie sempreverdi di piccoli alberi e arbusti tipiche dell’areale mediterraneo (Mori et al., 2015; 2016).

Oleandro (nerium oleander)
Originario dell’Asia ma naturalizzato e spontaneo nell’area mediterranea, l’oleandro è coltivato in tutta Italia per la piacevolezza dei suoi fiori, che si presentano bianchi, rossi o di molte varietà di rosa, e per la scarsa necessità di cure e manutenzione. Per le stesse motivazioni è usato moltissimo in viali alberati e giardini urbani.È una pianta sempreverde con foglie e fusto velenosi, che in presenza di terreni umidi produce una chioma folta e rigogliosa ma che è anche molto resistente all’aridità.

BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #2

Gli alberi assimilato e stoccano CO2 atmosferica liberando O2. Attraverso l’utilizzo di parametri sia empirici che biochimici basati sulla fotosintesi (Le Rouxet al., 2001; Jo e McPherson, 1995; Valentine e Makela, 2005; Mori et al., 2015a; Mori et al., 2016), si calcola che l’accumulo possa variare da 4 a 16 kg/anno per piccoli alberi, fino a circa 360 kg/anno per alberi più grandi. Per avere un paragone, in media un’autovettura emette 1.5 kg di CO2 ogni 10 km di percorrenza: abbiamo bisogno di meno auto e più alberi, e soprattutto non ha senso tagliare alberi anziani sostituendoli poi con alberi giovani ma piccoli…Banano (Musa basjoo)Varietà originaria della Cina meridionale, può raggiungere i 4,5 m di altezza (fino 2,5m il fusto e fino a 2m le foglie). Oltre a riprodursi attraverso la produzione di semi presenti nelle banane non commestibili, dalle radici si formano numerosi polloni che danno origine a piante “figlie” dell’originale. Oggi è utilizzato principalmente come pianta ornamentale in Giappone, Europa e Nordamerica, ma in passato si usavano le sue fibre come materiale tessile per abiti tradizionali, ad esempio per confezionare il kimono.

BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #1Minor temperatura dell’asfalto e maggiore durata del manto stradale

Minor temperatura dell’asfalto e maggiore durata del manto stradale: strade ben ombreggiate durano mediamente 10 anni in più di quelle non ombreggiate, strade molto ombreggiate addirittura 25 anni in più.
[McPherson e Muchnick, 2005]

Acero rosso (Acer rubrum)
Originario del nord America, è un albero adattabile a diverse condizioni climatiche, da zone paludose a terreni secchi e poveri di nutrienti.Ha una vita media di 150 anni e può raggiungere i 15m di altezza, crescendo fino a 60cm all’anno. Le plantule di acero rosso non si sviluppano e non sopravvivono in zone dove la vegetazione è molto fitta perché hanno bisogno di molta luce per crescere. Per questo motivo crescono in zone dove altri alberi sono stati tagliati o dove sono avvenuti incendi e fungono da sorgente di nuova biodiversità.

Orti in vaso nel parchetto!

Il progetto di fitodepurazione nel parchetto autogestito va avanti, sia negli orti in vaso (dove viene utilizzata come maggese nella rotazione quadriennale delle colture) sia in alcune aiuole, che sono state pacciamate utilizzando cartoni da riciclo in modo da prevenire la formazione di erbacce e trattenere l’umidità del terreno.Quali piante sono state piantate:- girasole (Helianthus annulus) – senape nera (brassica nigra) – erba medica (medicago sativa)- alisso montano (alyssum montanum)