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BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #7

Gli alberi sono in grado di attutire i rumori delle varie attività urbane apportando un contributo non trascurabile anche alla salute acustica (Anderson et al., 1984; Batistoni et al., 1995; Cohen et al., 2014).
Nespolo del giappone (Eriobotrya japonica)
Parente stretto del Nespolo europeo (Mespilus germanica), il nespolo del Giappone, a dispetto del suo nome, è originario della Cina, dove è presente la varietà selvatica. In Giappone è stato selezionato nel corso dei secoli per dare luogo alla versione che conosciamo, che ha i frutti più grandi. In Europa il frutto ha iniziato a diffondersi all’inizio dell’800 e ha gradualmente sostituito quello autoctono.La fioritura avviene in inverno ed è per questo coltivato prevalentemente nelle regioni con clima più mite, come quelle dell’area mediterranea. I frutti si raccolgono tra inizio maggio e fine giugno.

PILLOLE DI CAMBIAMENTO CLIMATICO #4: METEO O CLIMA?

Nel post precedente abbiamo sempre fatto riferimento al cambiamento CLIMATICO. Ma che cos’è il clima? Il clima è l’insieme delle variazioni atmosferiche considerate ad una scala temporale e spaziale elevata: si parla di clima quando si osservano le condizioni atmosferiche globali e scale temporali annuali o decennali. E’ molto importante tenere a mente la differenza tra clima e meteo: il meteo, invece, è lo stato atmosferico considerato a livello locale e su un lasso temporale di qualche ora o settimana.Per intenderci, si parla di meteo quando diciamo che “oggi a Milano ci sono 35°C”, si parla di clima quando diciamo che “negli ultimi 200 anni la temperatura media globale è aumentata di 1.5°C”.A proposito del caldo che fa a Milano…sappiate che non è normale! Da questa mappa -> https://climatereanalyzer.org/wx/DailySummary/#t2min
possiamo, infatti, osservare l’anomalia di temperatura: si tratta della variazione di temperatura tra oggi e la temperatura media tra il 1979-2000. Se guardiamo l’Italia, il colore è arancio-rosso: oggi, rispetto alla temperatura media del trentennio 1979-2000, ci sono quasi 10°C in più.Ma la cosa più grave è osservare la stessa cartina d’inverno: nell’immagine sotto abbiamo preso la stessa mappa in data 29 dicembre 2017. Perchè proprio questa date? Perchè quel giorno, un noto negazionista climatico, scrisse un tweet in cui si lamentava del freddo a New York “dov’è il cambiamento climatico?!”.Ecco, è il tipico esempio di confusione tra meteo e clima: il meteo a New York, quel giorno, era effettivamente più freddo del passato ma…la mappa a livello globale mostra un chiaro prevalere del rosso!E guarate i poli: in pieno inverno l’artico tocca anomalie superiori ai 20°C. Questo spiega perchè i ghiacciai artici continuano a fondere con una velocità così impressionante.
Questo è un effetto dell’aumento della temperatura terrestre.

BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ #6

La copertura di suolo con materiale impermeabile riduce l’infiltrazione di acqua nel terreno, aumentandone il deflusso superficiale; in questo modo si verifica un drastico aumento di alluvioni e inondazioni in presenza di forti precipitazioni.La presenza di alberi e arbusti nel territorio urbano permette l’intercettazione e l’assorbimento diretto dell’acqua ritardandone il deflusso (Armson et al., 2013)

Albero dei tulipani (liriodendron tulipifera)
Originario del Nordamerica orientale e della Cina (ma presente in Europa prima delle glaciazioni), il liriodendro è chiamato anche albero dei tulipani per la forma caratteristica dei suoi fiori. È un albero che può raggiungere un’altezza notevole, tanto che con i suoi 52m di altezza un esemplare di questa specie, presente nel parco di Villa Besana (Sirtori), è l’albero più alto d’Italia.

PILLOLE DI CAMBIAMENTO CLIMATICO #3: I GAS CLIMALTERANTI

I sei gas climalteranti considerati dal protocollo di Kyoto (1997) sono: CO2, CH4, N2O, HFCs, PFC, SF6. Questi sono i principali responsabili dell’effetto serra, in quanto hanno la capacità di immagazzinare l’energia solare riflessa dalla superficie terrestre. Tuttavia, di solito in climatologia si usa come riferimento uno solo di questi gas: l’anidride carbonica (CO2), che è quello più diffuso.Il “potere riscaldante” di ognuno di questi gas è chiamato Global Warming Potential: è un numero adimensionale che esprime il potere riscaldante di un inquinante, durante un certo periodo (di solito 100 anni), rispetto alla CO2. Assumendo che la CO2 abbia GWP = 1, abbiamo che, ad esempio, il metano (CH4) ha un GWP pari a circa 25. Vuol dire che il potere riscladante di una particella di metano presente in atmosfera, in un periodo di 100 anni, è venticinque volte maggiore di quella di una particella di CO2. Rispondiamo ora ad un’altra domanda: quanto è aumentata la quantità di CO2 in atmosfera negli scorsi secoli?Come abbiamo detto nella precedente pillola, la concentrazione è misurata in ppm (particelle di CO2 ogni milione di particelle di aria). Le due figure sono dei grafici che mostrano questo aumento.La curva di Keeling è ritenuta una delle più evidenti prove dell’origine antropica del cambiamento climatico…ma di questo parleremo più avanti. Intanto, essa ci permette di osservare come, a partire dal 1958 (data in cui lo scienziato iniziò le sue misure nell’isola di Mauna Loa, sperduta nell’oceano pacifico e quindi non disturbata da fonti locali di CO2) la concentrazione di CO2 sia passata da circa 315ppm a oltre 415ppm. Le variazioni stagionali di CO2 sono dovute all’aumento della fotosintesi clorofiliana degli alberi nel periodo primaverile-estivo.Questo aumento di 10ppm in soli 61 anni è catastrofico. La gravità della situazione è ben percepibile se confrontiamo i ppm di CO2 presenti in atmosfera oggi con quelli degli ultimi 400 000 anni: la seconda figura, detta “hockey stick” ci permette proprio di fare questa valutazione. Attenzione: le misure dirette di CO2 sono iniziate negli anni ’50, ma possiamo risalire alla sua concentrazione in passato (fino ad oltre 400 000 anni fa, grazie ai dati della missione EPICA https://www.nature.com/articles/d41586-018-07588-3) grazie a diversi metodi indiretti: dendrocronologia, carotaggi antartici, etc.
Il grafico dell’hockey stick ci mostra come, negli ultimi millenni, non si era MAI raggiunta una concentrazione così elevata di CO2! La crescita della concentrazione è stata esponenziale proprio a partire dalla seconda rivoluzione industriale…
https://www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/

FA CALDO EH? E PENSATE IN FUTURO…

No, non è “normale”. Questa è la mappa di anomalia di temperatura odierna: ci permette di confrontare la temperatura media di oggi con quella media calcolata guardando lo stesso giorno (27 giugno) negli anni dal 1979 al 2000. Siamo nella zona marroncina, ossia oggi ci sono circa 10 gradi in più rispetto alle temperature dello stesso giorno in passato.
Le ondate di calore come questa fanno parte di quelli che vengono chiamati “eventi estremi”: la loro frequenza ed intensità è destinata ad aumentare grazie al cambiamento climatico.
Abituiamoci!…oppure cambiamo il sistema.
#systemchangenotclimatechange