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3 – the four laws of ecology: EVERYTHING MUST GO SOMEWHERE

Da gennaio 2018 la Cina ha smesso di importare residui riciclabili da Europa e Stati uniti: plastica, carta e metalli che venivano riutilizzati per creare gli imballaggi dei prodotti cinesi. Dove vanno a finire ora tutti questi rifiuti? Nel nord Italia alimentano i pochi inceneritori esistenti, che hanno aumentato la loro attività (attraverso cui viene prodotta energia elettrica e vengono fatti funzionare i riscaldamenti di molte città tra cui Milano, Venezia, Torino, Parma, Brescia e tante altre). Nonostante l’aumento di attività, però, gli inceneritori della Pianura padana non sono in grado di smaltire tutti i rifiuti presenti.In questo modo si creano le condizioni ideali per uno smaltimento irregolare e maggiormente dannoso per ambiente e salute: “Il metodo ipotizzato è piuttosto lineare. Anziché pagare un inceneritore o un’altra azienda che si offra di smaltire materiali difficilmente riciclabili oppure residui di riciclo, l’imprenditore preferisce pagare qualcuno che stipi i rifiuti in uno dei tanti capannoni vuoti del nord Italia”. Di tanto in tanto qualcuno di questi capannoni prende fuoco: in Italia si parla di 112 incendi di aree e discariche abusive a partire da gennaio 2017, su un totale 350 incendi che hanno bruciato (oltre alle aree e alle discariche abusive) impianti di rifiuti, discariche, compattatori, inceneritori e impianti di compostaggio (https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer…), la metà dei quali nella sola Pianura Padana. Sul totale delle indagini fatte, però, solo il 13% avvia un procedimento penale (http://verdi.it/…/2018/03/DOSSIER_RIFIUTI_verdi2.pdf) e conseguentemente all’identificazione dei responsabili.