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2001-2021: VOLEVAMO PARLARE DI GENOVA

🧯 Informazioni, spunti, opinioni di parte, immagini a 20 anni dalle giornate del G8 di Genova🧯


👉🏾 CAPITOLO 1 – IL MONDO INTORNO A GENOVA (panoramica breve della società umana del 2001)
👉🏾 CAPITOLO 2 – IL MOVIMENTO PRIMA DI GENOVA (il periodo dei controvertici)
👉🏾 CAPITOLO 3- COSA E’ SUCCESSO A GENOVA (le piazze oltre gli scontri)


CAPITOLO 1 – IL MONDO INTORNO A GENOVA (panoramica breve della società umana del 2001)

-A- NEL MONDO ED IN ITALIA

1- LA FINE DELLA STORIA

Nel 1991 finiva l’esperienza dell’Unione Sovietica e con essa, per la maggior parte dell’opinione politica, finiva anche l’alternativa politica ed economica rappresentata dal comunismo reale, contrapposta all’economia di mercato dei “paesi democratici occidentali”.
Il crollo dell’Unione Sovietica per implosione interna esaltava i/le sostenitori/trici del pensiero neoliberista nelle università, nei governi, tra i giornalisti e le giornaliste.
Siamo alla fine della storia” dicevano i/le più accanit* sostenitor* del mercato. Secondo loro si era infine giunti al culmine della società umana, la dove il progresso tecnologico stimolato dal capitalismo incontra la democrazia liberale, l’unica organizzazione politica della società capace di lavorare per il benessere collettivo…teoricamente.
Nel 2001 era già evidente quanto e come fosse falsa questa interpretazione della storia.
Le disuguaglianze sociali si scaricavano violentissime all’interno paesi ricchi su fasce di popolazione emarginate come donne, immigrati ed immigrate, poveri e povere.
Ancora più netto era lo stato di miseria dei paesi più poveri del pianeta. Distrutti dall’inquinamento, dalla povertà, da regimi dittatoriali mantenuti proprio per permettere all’occidente di vivere nell’opulenza.
La supposta “fine della storia” era solamente fine del rapporto bipolare tra le due potenze e l’inizio di una nuova fase di instabilità sotto lo strapotere degli Stati Uniti D’America, ora liberi di imporre il proprio modello di sviluppo incontrastati.

2- TANGENTOPOLI E LA 2^ REPUBBLICA

Nel 1992 iniziava in italia il terremoto politico conosciuto giornalisticamente come “Tangentopoli” che si legava ad una serie di inchieste del tribunale di Milano chiamate genericamente “Mani pulite”.
A partire da “banali” indagini sulla corruzione e i legami tra dirigenti politici locali e imprenditori, emerse uno sterminato panorama di corruzione che coinvolgeva nel profondo i principali partiti italiani (Democrazia Cristiana e Partito Socialista per primi).
Emerse quindi che la corruzione era sistematica e costante in tutto il paese, in ogni ambito, guidata e mantenuta dai partiti politici. L’esplodere di questo scandalo cancellò completamente i partiti stessi che per oltre 50 anni avevano popolato il parlamento italiano. Tranne alcuni partiti di sinistra, le restanti formazioni partitiche furono costrette a sciogliersi per l’altissimo numero di indagati e condannati.
Emersero così nuovi pariti come Lega Nord , Allenanza Nazionale e Forza Italia. Si parlò di fine della Prima Repubblica, il disinteresse e la sfiducia della popolazione italiana nei confronti della politica istituzionale raggiunse i minimi storici.
Nel 2001 era in carica il secondo governo Berlusconi. La politica parlamentare non rappresentava una valida alternativa per ottenere reali
miglioramenti delle proprie condizioni di vita.

3- LA FINE DEI PARTITI DI MASSA

Con la scomparsa del Partico Comunista e della Democrazia Cristiana, e di tutti gli altri partiti minori, si parlò anche di fine del partito di massa, ovvero di quelle organizzazioni di grandi dimensioni e capillarmente organizzate nel territorio che, tramite un’ideologia di base complessa e articolata, cercavano di rappresentare gli interessi di larghe fasce della società (classi, ceti sociali, comunità di fede) all’interno del parlamento. Nacquero diverse forme di partito: di protesta, di rappresentanza, localista/territoriale.
Nacque la Lega Nord, che rappresentava l’insofferenza diffusa nella popolazione del nord nei confronti del governo centrale di Roma che
reputavano infeccicace ed inefficiente.
Nacque Forza Italia, partito fondato da Silvio Berlusconi che per i seguenti 20 anni (da 94 al 2011 circa) sarà il personaggio principale della politica italiana.
Nasceva Alleanza Nazionale dalla scissione del Movimento Sociale Italiano, ovvero il partito che raccoglieva l’eredità del ventennio fascista.
A sinistra la fine del Partico comunista diede il via al proliferare di partiti piccoli e piccolissimi, rappresentanti delle diverse fedi e visioni, tra più importanti il PDS.
La fine dei partiti di massa seguiva il cambiamento profondo della società italiana. Da paese industrializzato, cioè produttore di beni, si avviava a diventare paese erogatore di servizi, si modificavano le forme di produzione della ricchezza e di impiego della forza lavoro. Dal lavoro operaio diventava centrale il lavoro cognitivo. Pur rimanendo evidenti le differenze sociali legate al reddito e al rapporto di lavoro, la società non era più attraversata dalle medesime spaccature orizzontali che dividevano ampie fette della popolazione da più di un secolo.
Di fatto scompariva la possibilità di leggersi come un unico gruppo sociale contradistinto dalle medesime condizioni di vita, lavorative, abitative, sociali. Nonostante permanessero le stesse grosse disuguaglianze economiche e sociali.

B- LE MULTINAZIONALI

Con la fine della guerra fredda si sviluppò un fenomeno economico e sociale fino a quel momento rimasto in ombra.
Grosse imprese di mercato, quasi tutte statunitensi ma anche europee, giapponesi ed in seguito russe e cinesi, operanti nel campo dell’energia, dell’estrazione di materie prime fino all’abbigliamento e alla ristorazione, poterono espandersi in tutto il mondo invadendo nuovi mercati e depredando il pianeta di materie prime da convertire in prodotti da vendere nei paesi più sviluppati.
Con la scusa di diffondere ricchezza e abbassare il prezzo finale, il mondo intero venne colonizzato in nome del libero mercato, promettendo di portare ricchezza e benessere.
Nasce in questi anni il WTO, organizzazione mondiale del commercio, con il preciso obbiettivo di favorire la diffusione del mercato libero, talvolta imponendolo alle piccole economie locali che ne vengono naturalmente stritolate.
Infine lo sviluppo delle multinazionali avveniva in moltissi paesi sviluppando accordi sottobanco con dittatori o regimi militari a cui venivano garantiti lauti compensi per strappare concessioni e permessi.
Spesso le popolazioni locali venivano cacciate per questo dai propri territori, per poi essere impiegate come manodopera a basso costo nella
produzione.

GLOBAL E NO GLOBAL

Alla fine della storia e alle multinazionali, al WTO si opponeva il movimento no global (o alter-globalista).
Globalizzazione economica di produzione significa omologazione
planetaria dei consumi
.
Tutt* lo stesso cibo, gli stessi vestiti, gli stessi prodotti editorili (film, libri, musica).
Globalizzazione economica significa scaricare sulle popolazioni più povere le esternalità che l’omologazione planetaria del consumo comporta: l’inquinamento dell’aria e dei mari, l’abbattimento delle foreste per ricavare allevamenti, la distruzione di ecosistemi per ottenere materie prime per l’industria high tech cosi come il lavoro minorile, le paghe sotto il livello di sopravvivenza, le baraccopoli nei sobborghi delle città.
Il movimento No-global affermava la necessità della globalizzazione dei
diritti ed esaltava le differenze territoriali.
Diritti sessuali, politici, diritto all’auto determinazione dei popoli, diritto all’autonomia.
Doveva essere globalizzata la cura del pianeta e il rifiuto al sistema di devastazione costante dell’ecosistema. Il popolo no global, insieme delle lotte locali che contrastavano la globalizzazione economica, agiva localmente e pensava globalmente (think global, act local) al fine di coordinare tutti i piccoli movimenti di resistenza e riappropriazione in un unico movimento globale di alternativa, per una società più giusta.

C- I SUCCESSIVI 20 ANNI

Il neoloiberismo non rende il pianeta più felice.
Nonostante i teorici della fine della storia, che ci raccontano il neoliberismo come il culmine del progresso tecnico-scientifico, reso possibile dal sistema capitalistico di produzione unito alla democrazia liberale (raccontata come unica forma di governo capace di rappresentare una società complessa e frammentata), possiamo notare in maniera inequivocabile che il trionfo del neoliberismo NON HA condotto a quella diffusione del benessere su scala planetaria che era stato previsto con matematica certezza. Nè la democrazia ha permesso una partecipazione attiva alla politica e alla cura della comunità e dei territori.
La crisi economica del 2008 e la pandemia ci hanno dimostrato come il sistema sopravviva solamente grazie a continue crisi che gli permetono di divorare altri e più profondi spazi di vita sociale, mentre distrugge il pianeta.
Il neoliberismo cerca e crea il suo nuovo nemico.
Di lì a poco, nel Settembre del 2001, l’attacco alle torri gemelle avrebbe aperto un nuovo scenario mondiale di conflitto e scontro, questa volta su base etnico-culturale, con parti del mondo islamico.
E’ quindi impossibile non notare come, se da una parte l’imperialismo economico del neoliberimo contribuisca a creare oppositori che gli muovono guerra, dall’altra questi oppositori sono perfettamente funzionali al sistema che ritrovando un grande nemico da combattere può nuovamente compattare l’opinione pubblica e mettere a tacere le voci di protesta, come quelle che si alzavano determinate e forti nei giorni del
g8 di Genova.

A partire dal G8 di Genova diventa sempre più evidente come il movimento antagonista ed extraparlamentare di sinistra si concentri sempre più su una politica difensiva: non si tratta più di lottare per la rivoluzione di un sistema ritenuto ingiusto, di attaccare quel sistema proponendone con forza un altro (e tante sono le alternative proposte, alcune anche realizzate a livello locale), ma di difendere i diritti acquisiti.
Come disse qualcuno, il movimento si trova nell’infelice posizione di dover difendere la democrazia da sè stessa.


CAPITOLO 2 – IL MOVIMENTO PRIMA DI GENOVA (il periodo dei controvertici)

IL POPOLO DI SEATTLE
Le contestazioni dei movimenti No-Global per il vertice WTO di fine novembre 1999 a Seattle sono un momento di convergenza delle lotte contro il neoliberismo imposto a colpi di summit di istituzioni finanziarie internazionali .
Attraverso internet cresce il nome del ‘Popolo di Seattle’: il ‘Movimento dei movimenti’.
Questo eterogeneo popolo No-Global è un insieme internazionale di realtà politiche radicali, sindacati ed associazioni a favore della remissione del debito dei paesi poveri, per l’ambientalismo, il pacifismo e per il diritto al lavoro.

I SOCIAL FORUM
All’interno del Popolo di Seattle matura l’esigenza di creare una piattaforma comune di coordinamento dei percorsi politici a livello mondiale: il Social Forum Mondiale.
Il primo Social Forum Mondiale è chiamato a Porto Alegre a fine gennaio del 2001, in opposizione al WTO a Davos.
Nelle conferenze di Porto Alegre si incontrano i rappresentanti di lotte complementari, dai movimenti occidentali, alle Ong, fino alle delegazioni zapatiste, con l’intento di cercare una sintesi contro le politiche liberiste propugnate attraverso i summit degli Organismi Internazionali dai Paesi economicamente più sviluppati.

RETI ITALIANE E MOVIMENTO A GENOVA
Il Genoa Social Forum (GSF) viene organizzato nel solco del Social Forum di Porto Alegre come struttura capace di contestare il G8 di Genova del Luglio 2001 proponendo un’alternativa al grido di ‘Voi G8 Noi 6 miliardi‘. Si ha l’adesione di più di 300 fra associazioni, le Ong, la Rete Lilliput, campagne internazionali, le Tute bianche e i centri sociali del Nord-Est e della Campania.
Attraverso laboratori autogestiti divisi per aree tematiche e giornate di mobilitazione il GSF porterà nella città decine di migliaia di manifestanti.
Nonostante l’intento del GSF di trovare un momento di confronto con i rappresentanti del G8 il Governo Amato e poi quello Berlusconi eviteranno qualsiasi dialogo.


CAPITOLO 3- COSA E’ SUCCESSO A GENOVA (le piazze oltre gli scontri)

19 LUGLIO
Il primo giorno di mobilitazioni è ricordato dagli articoli del tempo come “una giornata pacifica e senza incidenti”, nel quale si è sviluppato un corteo con più di 50.000 persone sulle tematiche dell’antirazzismo, dei diritti per i/le migrant* e rifugiat*.
Viene raccontata come una piazza in cui si manifestava in mille modi, dalla sua composizione estremamente eterogenea; una piazza dalle mille lingue, grazie a persone arrivate da tutto il mondo.
Il clima era di festa, era una piazza colorata piena di bambini e bambine, di canzoni, ma soprattutto slogan che rivendicavano in modo chiaro ciò che era necessario, e che lo è ancora, ovvero più diritti, un mondo senza confini, essere cittadin* globali.
Sono tematiche potenti e ancora fortemente attuali a vent’anni di distanza. Avevamo ragione noi, come dimostra il fatto che la maggior parte delle problematiche di cui si parlava in quelle piazze, oggi si sono avverate.
Gli articoli dei giornali nazionali dell’epoca tendono unicamente a sottolineare il fatto che sia stata un giornata senza tensioni di piazza, in cui era presente il “blocco nero” giunto da tutta Europa, composto da “facce cattive, ma almeno per oggi, solo nell’aspetto”.
Si parla dei continui allarmi bomba nelle grandi città italiane, ma lasciano completamente in secondo piano le rivendicazioni fondamentali della piazza, l’enorme ed eterogenea partecipazione ed altri momenti di festa e gioia che si sono svolti quella giornata.

20 LUGLIO
La giornata del 20 luglio 2001 è ricordata per le violenze di piazza e soprattutto per la morte di Carlo Giuliani, ucciso dalle forze dell’ordine; ma quella giornata non fu solo questo.
Tutta la mattina vede l’arrivo di treni e pullman dall’Italia e dal resto di Europa per le grandi manifestazioni della giornata:
– la piazza sui diritti globali del lavoro con Cobas e il Network per i diritti Globali;
– il corteo dei Disobbedienti caratterizzato dalle tute bianche, che percorreva via Tolemaide partendo dallo stadio Carlini;
– il corteo della rete Lilliput con sit-in in piazza Manin;
– il corteo e lo sciopero generale organizzato dagli Anarchici contro il g8 a Sanpierdarena.
I cortei partirono in mattinata e nel primo pomeriggio la situazione iniziò a precipitare: da una parte viene attaccato il carcere Marassi dall’altra si assiste alla violentissima carica al corteo delle tute bianche in Via Tolemaide, definita come il perno su cui girano le sorti del G8.
La conformazione della via segnalava già che sarebbe stata una carneficina: via Tolemaide è una strada stretta, chiusa da un lato dalle mura della ferrovia e dall’altro dalle lati stradine e cortili interni; al termine della via il tunnel che conduce al Marassi.

Il corteo degli anarchici a Sanpierdarena, invece, non fu oggetto di scontri. La scelta, d’altronde, era stata chiara fin dall’inizio: “fuggire il circo mediatico, le dichiarazioni roboanti, la sfida alla zona rossa“, dove si riunivano i capi di Stato del G8 per concentrarsi sullo sciopero generale per motivi politici (contro il G8, appunto) che portò in piazza più di 10 000 lavoratori e lavoratrici.

La prima carica dei carabinieri parte poco prima delle 15 e colpisce il corteo frontalmente, quando è ancora a 400 metri dalla fine del percorso autorizzato. I carabinieri non usano solo i tonfa, ma diversi tipi di oggetti contundenti, mazze di ferro comprese. Poi cominciano le cariche laterali, che tagliano il corteo in diversi spezzoni.
La spiegazione ufficiale data delle forze dell’ordine durante il processo per devastazione e saccheggio a carico di 25 compagn* (non ci sarà alcun processo riguardo alla gestione della piazza da parte dell’Arma) afferma che il reparto dei carabinieri doveva andare al Marassi per fermare il Black Bloc, ma il funzionario aveva perso la cartina e non essendo di Genova si è ricordato come unico punto di riferimento il tunnel che porta alla stazione dei treni in via Tolemaide.
Alla radio della centrale operativa si sentono caribinieri dire “Siamo in settantadue, incazzati come bombe, mandateci a lavorare, per Dio.”, altri: “Ci avevano detto che eravamo qui per le emergenze, se non è emergenza questa, è da bruciarli tutti”.
Nel momento in cui è stato dato l’ordine della carica, dalla Centrale Operativa Telecomunicazioni arriva il comando “[…] devi fare veloce e devi massacrare. Capito? Devi massacrare.
Poi, dopo diversi minuti, alla radio della questura si sente il dirigente della centrale operativa Zazzaro : “No, hanno caricato le Tute bianche porco giuda! I carabinieri dovevano andare dall’altra parte e non in via Tolemaide, che cazzo ci fanno lì e adesso hanno attaccato le Tute bianche.
Il corteo, composto da circa 10 mila persone, infatti, era stato autorizzato precedentemente.
Quasi in contemporanea il poliziotto responsabile del corteo, Mario Mondelli, chiede informazioni. “Scusa, ma cosa ci fanno i carabinieri in fondo a via Tolemaide?”.

La concatenazione di eventi che portarono alla morte di Carlo Giuliani in piazza Alimonda alle 17.27 comincia con quella carica delle 15. Carlo sarà ucciso da un colpo di pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica, che i suoi superiori non considerano in grado di stare ancora in piazza (per questo si trova sul defender, perchè doveva essere “evacuato”) ma che potè impugnare la pistola ben prima che Carlo si chinasse pre prendere il famoso estintore e che sparò i due fatidici colpi ad altezza uomo.
Il defender su cui si trovava il carabiniere, subito dopo gli spari, passa sopra il corpo di Carlo due volte.
Nei minuti successivi, fotografie riprese dall’alto mostrano i carabinieri che colpiscono la testa di Carlo con un sasso, e poi minacciano (appoggiandogli la testa contro il corpo insanguinato di Carlo) un fotografo presente in piazza Alimonda.
All’arrivare delle telecamere della stampa, diventa chiaro il perchè Carlo a terra venne colpito con un sasso: in quel momento, il vice questore Lauro mette in scena il primo dei tentativi di depistaggio tentati negli anni dalle FDO. Lauro indica un manifestante a favore della telecamera e urla “Bastardo! Tu l’hai ucciso! Con il tuo sasso!“.
Non sarà aperta nessuna indagine sulla morte di Carlo. Nel maggio 2003 la GIP Elena Daloiso archivia il procedimento stabilendo che Placanica ha agito per legittima difesa, ricorrendo alla nozione di “uso leggittimo delle armi”. Viene abbracciata totalmente anche la teoria (altro tentativo di depistaggio) per cui il proiettile che uccise Carlo sarebbe in realtà stato deviato da un sasso.

21 LUGLIO
Il corteo inizia in Corso Italia e fu partecipato da oltre 300.000 persone (il triplo rispetto a quelle previste) provenienti da ogni parte del mondo, non solo per tutte le rivendicazioni fondamentali che portavano avanti da anni e mesi le piazze no global, ma anche perché era stata uccisa una persona in corteo il giorno prima.
La tensione dopo i fatti del giorno prima era altissima sia da una parte che dall’altra, e cresceva man mano che arrivavano nuove notizie sul ragazzo: si sapeva che era di Genova, era un ragazzo di 23 anni e si chiamava Carlo Giuliani.
Sin dalla mattina iniziarono i primi scontri e durarono fino al tardo pomeriggio: furono cariche estremamente violente, venne spezzato anche in questo caso il corteo sul lungomare e l’uso del gas lacrimogeno CS (vietato in guerra) e degli idranti con liquido urticante fu massivo; gli elicotteri volano bassi sul corteo, con cecchini che si sporgono e mirano verso la folla. La situazione era tale che i/le cittadindi Genova davano rifugio ai/alle manfestant negli androni delle case.
I fatti della giornata culminarono con la Diaz e Bolzaneto.

LA MACELLERIA MESSICANA
Il complesso Pascoli-Diaz-Pertini è costituito da due edifici assegnati dal comune di Genova al Genoa Social Forum come sede del media center ed era stata adibita anche come luogo dove passare la notte.
La sera di Sabato 21 luglio, mentre molti manifestanti che dormono nella scuola sono pronti a tornare a casa, alcuni plotoni della polizia fanno irruzione alla Pascoli (sede del media center) e alla Pertini (dove c’è il dormitorio). La motivazione è la presunta presenza in quegli edifici dei Black Bloc che nei giorni precedenti si erano scontrati con le forze dell’ordine. Come sarà dichiarato in sede processuale, in quel momento era sentita dai vertici delle forze dell’ordine la necessità di effettuare il maggior numero di arresti possibile per poter recuperare l’immagine delle forse dell’ordine che non erano riuscite a fermare gli atti vandalici e gli scontri di quei giorni. E per questo si decide di colpire la scuola Diaz, dove si prevede una resistenza minima (e così sarà).
Le forze dell’ordine cominciano a pestare i mediattivisti presenti ancora prima di arrivare al cancello della scuola; lo sfondano con un blindato ed invadono la Pertini, mentre dentro la Pascoli si sfogano contro i computer di legali, medici e mediattivisti oltre che, limitatamente, sulle persone.
Nella Pertini avviene una carneficina. La violenza praticata su tutt* indistintamente venne definita (da uno dei poliziotti presenti) una “macelleria messicana”: praticamente tutte le persone al piano terra perdono i sensi, alla violenza fisica si uniscono le umiliazioni accompagnate da minacce di stupro, la distruzione di telecamere e oggetti personali.
I feriti gravi vengono scortati all’ospedale, e i 93 arrestati finiranno (indipendentemente dalla loro condizione di salute) alla caserma di Bolzaneto.

Il giorno dopo venne tenuta una conferenza stampa in cui venne dichiarato che tutte le persone nell’edificio sarebbero state accusate di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio, inoltre vennero mostrate “le armi” trovate nella scuola, tra cui due molotov, che si scoprì che furono in realtà trovate dalle forze dell’ordine durante gli scontri della mattina e posizionate nella scuola al momento dello sgombero. Le altre armi comprendevano coltelli da cucina, martelli e picconi presi da un cantiere adiacente rimasto chiuso fino all’ingresso della polizia e stecche degli zaini (descritte come “spranghe”).
Le indagini sui fatti della Diaz saranno fortemente ostacolate dalle FDO: le due molotov spariranno dai reperti giudiziari nel 2007, ancora oggi non esiste una lista completa dei 270 poliziotti che fecero irruzione nella Diaz, nessuno degli agenti imputati per il processo Diaz si presenterà in aula, un poliziotto fingerà di essere stato accoltellato procurandosi dei tagli sulla divisa, ancora oggi una delle firme presenti sul verbale di arresto dei 93 manifestanti prelevati dalla Diaz non è stata riconosciuta.
Nessuno degli indagati delle FDO finirà in carcere, molti reati cadranno in prescrizione, per altri ci sarà la sospensione della pena, per altri ancora verranno previsti risarcimenti pecuniari. Molti degli indagati saranno promossi e faranno carriera negli anni successivi.

LA CASERMA DEGLI ORRORI
Nelle settimane precedenti al g8, viene individuata la caserma di Bolzaneto (ai confini della città) come luogo di incarcerazione temporanea per tutti gli arresti condotti dalla PS durante le giornate del g8: da lì, nel giro di poche ore, i detenuti avrebbero dovuto essere trasferiti nelle carceri delle province vicine (quelle di Genova sono sovraffollate e interne al tessuto urbano).
Non si saprà mai quanti manifestanti siano transitati per Bolzaneto, ma sicuramente ci arriveranno i reduci della Diaz. Gli avvocati in servizio in quei giorni e il Genoa Social Forum non saprà dell’esistenza del carcere temporaneo a bolzaneto finchè diversi menifestanti cominceranno a “sparire”. Perfino le ambasciate straniere perderanno traccia dei prigionieri fino al loro arrivo nelle carceri di destinazione.
Ciò che accade dentro la caserma sarà descritto da decine di deposizioni: persone provenienti da nazioni diverse, che aprlano lingue diverse, racconteranno tutti le medesime cose.
Dentro Bolzaneto verranno torturate almeno 250 persone.
Sarà negato loro di telefonare, vedere un avvocato, saranno sottoposti a torture fisiche e psicologiche, umiliat* facendoli spogliare davanti ai poliziotti, appartenenti alle forze dell’ordine urineranno su di loro, li picchieranno costringendoli a stare in piedi, nudi, a gambe divaricate per ore e ore; li costringeranno a cantare Faccetta nera, e li picchieranno al grido di cori in favore di Pinochet; spruzzeranno spray urticanti e i medici della caserma (tra cui si distingue Giacomo Toccafondi, mai radiato dall’albo) praticheranno torture e falsificheranno le cartelle cliniche: piercing strappati, capelli tagliati, ragazze denudate davanti a poliziotti maschi, provocheranno la lacerazione della mano di un prigioniero divaricandogli le dita.
Per diverse ore non riceveranno cibo nè acqua (solo la mattina del 22 verrà data qualche bottiglia d’acqua e qualche biscotto), e molti preferiranno urinarsi addosso piuttosto che subire i sopprusi che si verificheranno nei bagni della caserma.

Gli arrestati di domenica provengono dalla Diaz e rimarranno a Bolzaneto per 35 ore. Le persone non italiane verrano portate alla frontiera ed espulse nei giorni successivi, con il divieto di tornare in Italia per 5 anni; le testimonianze nei loro paesi di appartenenza permetteranno di scoprire con fatica cosa accadde, essendo la narrazione mediatica italiana estremamente distorta su tutte quelle giornate.
A causa dell’assenza del reato di tortura nel nostro ordinamento (sarà introdotto solo nel 2016) la maggior parte dei capi d’accusa verso i poliziotti indagati cadrà in prescrizione, il processo si concluderà solo con un risarcimento per i capi civili dell’accusa.

I recenti fatti del carcere di Maria di Capua Vetere sono stati definiti una nuova Bolzaneto.

Non si possono definire i fatti come colpa di qualche fascista esaltato o di qualche “mela marcia”: è l’intero albero ad essere avvelenato.
L’insieme di circostanze particolari verificatesi a Genova in quei giorni (derivanti dall’incapacità organizzative delle FDO e da un preciso volere politico di mettere a tacere i manifestanti, con l’uso di violenza e spostando il dibattito sulla questione dell’ordine pubblico) ha creato le condizioni adatte all’esprimersi di paradigmi comportamentali acquisiti e consueti all’interno delle forze dell’ordine.

DIARIO DEI VENT’ANNI: UN ALTRO MONDO È NECESSARIO

Una cronologia (più o meno) ragionata e sentimentale del Ventennio, scritta da una compagna di ZAM in vista dei 20 anni da quel G8 di Genova 2001.


Con queste righe si è cercato di mettere insieme una cronologia parziale e personale di questo ventennio (2001-2021): mi è servito tempo fa per fare chiarezza su tanti pezzi che non riuscivo a collegare e a fare memoria di altri che ormai mi sembravano scomparsi. 
Certi passaggi saranno più lunghi, altri più brevi: la fisarmonica dei ricordi funziona così.  
Penso che le immagini di Carlo Giuliani, di Genova, con le marce funebri scandite dagli stivali della polizia e dei manganelli picchiati sugli scudi, trasmesse in loop nei telegiornali di quei giorni ci abbia condizionati più o meno consciamente a diventare quelli che siamo. Videocronache continue di quei giorni affollavano lo spazio mediatico e affollano ancora la mia memoria e il presente, complice il nuovo stile giornalistico simil Grande Fratello – la prima edizione del GF è proprio del 2000 e durante la pandemia uno dei concorrenti di quella prima edizione ci teneva in scacco con le Conferenze Stampa di Conte…-   

Mi ricordo precisamente il caldo e la pasta scotta che stavo mangiando durante il TG1 delle 13:30 del 21 luglio, mentre aspettavo i titoli di coda per guardare i Simpson alle 14 su Italia1.
La scuola era finita da un mesetto e avevo 13 anni. Carlo era morto alle 18:01 della sera prima, non dicevano il suo nome e la nazionalità, forse spagnolo, forse c’era anche una ragazza…
->https://www.youtube.com/watch?v=ythcKtCsFOU 

La cronologia è stata divisa per temi e affinità in tre parti e spesso saranno presenti link a documenti audiovisivi e di approfondimento per far funzionare meglio i ricordi:
·       I PARTE.   2001 -2008: Il Movimento, la Jihad e il Berlusconismo Storico. 
·       II PARTE.  2008 -2011: La caduta dei Lehman Brothers e la Grande Recessione. Facebook & Whatsapp. Le primavere arabe e il Rojava, aria di agitazione.
·       III PARTE. 2012 -2021: Ballare sui cocci: il Modello Milano. La pandemia 

Nota a margine. Quando ho iniziato a mettere insieme tutto ciò era un mese prima che iniziasse la pandemia: ecco, avrei preferito anche un finale meno ad effetto per chiudere il ventennio. Dopo un po’ ho notato che si apre con un morbo e si chiude con una pandemia.
E si apre e si chiude con un Global Forum in Italia: G8 2001 GENOVA – G20 2021 ROMA.

I PARTE
Il Movimento, la Jihad e il Berlusconismo Storico

2001

Gennaio 2001: L’Italia è in preda alla psicosi della Mucca Pazza. Sciopero dei Macelli per 3 giorni.
Qui un articolo del tempo di Montanelli e uno sketch di Zelig:
->https://www.corriere.it/solferino/montanelli/01-01-27/01.spm
->https://www.youtube.com/watch?v=bYLJvnU5HCg
In marzo si vieta la vendita delle parti del bovino che interessano la colonna vertebrale e i gangli, il cervello e le frattaglie (verrà ripristinata solo nel 2013). 

20/01 George W. Bush diventa il 43° presidente degli Stati Uniti, dopo un voto molto contestato contro il democratico Al Gore.

16/01 – 27/03: Va in onda l’Ottavo Nano.
Solo per ricordare il mito supremo di Vulvia:
->https://www.youtube.com/watch?v=kVVqL4HwPw4&list=PLV5_8pF-2k3byrqqcpUK3RW_AWsgOU2ZD&index=3
->E Bossi/Annibal Lecter:https://www.youtube.com/watch?v=byMPNj6oGGc

25 -30/01 Primo Social Global Forum a Porto Alegre: lo slogan che viene coniato è “Un altro mondo è possibile” e si svolge del Campus dell’Università Cattolica della città. 
L’aggettivo sociale viene contrapposto a economico nel nome del Forum: secondo le organizzazioni che partecipano due termini inconciliabili e in contrapposizione. L’orgoglio di stare costruendo un’alternativa e di starci riuscendo è palpabile, ed è una consapevolezza che alimenta ulteriore energia. 
Il capitalismo è chiaramente indicato come pericolo per la sopravvivenza stessa dell’umanità, di tutti gli esseri che la abitano e delle risorse della Terra. 
Qui un documentario italiano del 2001, prodotto dalla Filef (Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie):
-> https://vimeo.com/22761523

14/03 Storica intervista a Marco Travaglio dove racconta in Rai nel programma di Luttazzi “Satyricon” i legami tra Berlusconi e la mafia. Dell’Ultri allora non era un nome conosciuto.
-> https://www.youtube.com/watch?v=q-Vh2-DZXV8&t=308s
Alla fine dell’intervista Travaglio dice a Luttazzi: “Se oggi avessi preso la canna della pistola e te la fossi ficcata in gola avresti fatto prima”, alludendo al suo suicidio televisivo per aver concesso spazio a questa intervista. Da lì a poco il comico non tornò mai più in Rai. 

14- 17/03 Le quattro giornate di Napoli, Terzo Global Forum “Fostering democracy and development through e-government” (Ocse/Banca Mondiale).
Il digital divide è il tema principale della conferenza. Il movimento, che si definisce per la prima volta Noglobal Forum, organizzato intorno ai Centri Sociali Officina 99 e Laboratorio SKA Occupato (LOSKA), hackera magistralmente il sito ufficiale perché il dominio non era mai stato registrato (www.ocse.org/.it).
Quindi sulla pagina ufficiale si legge “Il Governo Italiano ospita a Napoli (Palazzo Reale e Castel dell’Ovo), dal 15 al 17 marzo 2001, il Terzo Global Forum sulla “governance”, che sarà dedicato al tema del governo elettronico come strumento di sottomissione”.
Famose sono le galline e le pecore portare a pascolare al McDonald’s di Via Scarlatti, nella zona centralissima e gagà del Vomero, e il Pulcinella con maschera a gas e manganello, simbolo di quelle giornate.
Prima prova ufficiale di repressione: la città è blindata, si crea la “zona rossa” da Piazza San Carlo a Piazza Santa Lucia. Al corteo ufficiale di sabato 17 marzo partecipano 30mila persone, che riescono parzialmente a sfondare la zona rossa in Piazza Plebiscito. Carabinieri e finanzieri caricano il corteo da più lati, bloccando le vie di uscita laterali.Rappresaglie mirate verso chi filma o fotografa. Episodi di violenza, torture e minacce a danno dei fermati alla Caserma Raniero, dove erano stati condotti. 
Documentario del movimento:
->https://www.youtube.com/watch?v=dS-xbah_QW4

In vista dei 20 anni di Genova, 30 anni di occupazione dell’Officina 99 e del G20 che farà tappa a Sorrento in luglio, Officina 99 e LOSKA hanno stilato un documento condiviso per una chiamata alle armi. 
Da leggere
-> https://it-it.facebook.com/Lab.Occ.SKA/posts/2852608711644015?__tn__=K-R

01/04 Esce a Milano per i tipi di Baldini&Castoldi Dalai la prima edizione italiana di No Logo, scritta da Naomi Klein l’anno precedente.


8/05 Berlusconi firma il Contratto con gli Italiani: in diretta a Porta a porta da Bruno Vespa sottoscrive che se non rispetterà 4 dei 5 punti elencati, non si candiderà alle prossime elezioni. Non è una sua invenzione, ma è la brutta copia di quanto già proposto dai Repubblicani nelle elezioni americane del 1994.
Qui il suo one man show
-> https://www.youtube.com/watch?v=JIcSlkWWCtg
Negli anni qualcuno gli ha fatto causa, tra cui una vecchina romana di 78 anni per non aver visto aumentare la sua pensione (una delle promesse del Contratto): il Tribunale di Milano civile nel 2009 ha stabilito che il documento non ha valore contrattuale. 

13/05 La Casa delle Libertà vince alle elezioni nazionali.

11/06 Si costituisce il secondo Governo Berlusconi, il primo con al potere la Casa delle Libertà: Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord per l’Indipendenza della Padania – il nome per esteso era quello – .  
È stato il governo più longevo della Repubblica italiana (durerà fino al 2005), secondo solo al Governo Mussolini, se consideriamo i governi precedenti al ’45 dall’Unità d’Italia.

15-16/06. Punto G: genere e globalizzazione.
A un mese dal G8, a Genova, oltre mille donne in rappresentanza di 140 associazioni e movimenti femministi e femminili da tutto il mondo partecipano alla due giorni assembleare che si chiude con un corteo per le strade cittadine. Fino a questo momento, nonostante le donne nel movimento noglobal fossero attive e numerose, l’approccio neutro della critica al neoliberismo era stato dominante. Per approfondire
-> servizio di Arcoiris TV: https://www.arcoiris.tv/scheda/it/3905/
-> appello della giornata http://www.ecn.org/reds/donne/marciamondiale/marciaglobgepuntoG.html

22-24/06 Hackmeeting (Catania). Dal ’98 i cyber attivisti italiani si incontrano per programmare e sviluppare software liberi e progettare azioni di hackeraggio sociale. Sono gli anni di Linux. A Catania a giugno si presenterà il progetto autistici.org/inventati.org, e si incontrerà  il primo nucleo di Indymedia Italia, informalmente nato l’anno precedente. Si crea il media center per il G8
Per approfondire
-> http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_4.htm
->http://www.hackerart.org/storia/hacktivism/3_4_6.htm 
Il meeting è ancora attivo e da un po’ di anni si svolge in CS di tutta la penisola (https://www.hackmeeting.org/).   
Nota: creare un media center a Genova significava portare circa 70 computer e hardware pesantissimi, e metri e metri di fili per le connessioni internet. Ruolo fondamentale nelle comunicazioni lo svolsero gli SMS (che allora costavano circa 0,2 centesimi), i cellulari iniziavano a diffondersi.

19 – 22/07 G8 GENOVA lascio a voi la ricostruzione nel dettaglio di quelle giornate. Io mi limito ad elencare:
19/07 Prima manifestazione. Corteo dei migranti, 50mila persone, nessun incidente. Concerto storico allo stadio Carlini di Manu Chao + 99 Posse. Sul palco Don Andrea Gallo.
20/07 Uccisione di Carlo Giuliani
21/07 Corteo unitario e conclusivo, partecipano 300mila persone. Scontri in più punti. Assalto alla Diaz e Bolzaneto.

Agosto: alla radio Sole, Cuore, Amore – Valeria Rossi, Xdono – Tiziano Ferro, Clint Eastwood – Gorillaz, e anche Down down down delle Lollipop, prima girl band italiana formatasi grazie al televoto del programma televisivo Popstar andato in onda in inverno su Italia 1.
Escono dei grandissimi album:
–           DAFT PUNK – Discovery
–           RADIOHEAD – Amnesiac
–           LAURYN HILL – Unplugged
–           VERDENA – Solo un grande sasso 

11/09 ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE:
il mondo scopre l’esistenza dell’Islam, Osama Bin Laden e al-Qaeda. Io lo scoprii come al solito al TG delle 13.

22/09 Prima puntata di Amici – che fino al 2013 si chiamò Saranno Famosi poi credo qualcuno gli fece causa -.
Nello stesso mese Maria De Filippi cambia il format al suo programma di punta Uomini e donne e introduce la figura del/la tronista. Una delle prime troniste è Tina Cipollari –ancora nel programma come opinionista -. La figura del/la tronista avrà una grande influenza negli anni a venire, diventando un simbolo del Berlusconismo storico. Nel 2009 questo termine entra nei vocabolarî della lingua italiana. 

7/10 Terror on War George W. Bush attacca con l’appoggio della NATO l’Afghanistan, che si riteneva ospitasse l’organizzazione al-Qaeda, presunta responsabile per gli attentati dell’11 settembre.
Nei miei ricordi non avevo in mente particolari manifestazioni o proteste o voci di dissenso. Mi sbagliavo: il Movimento si era fatto in qualche modo sentire, ma c’era già qualcosa di diverso. La più grande manifestazione si tiene in UK: in piazza ci sono 20mila persone, e il Guardian la definisce la più grande manifestazione per la pace dagli anni ’70.
Qui l’articolo del Guardian del 13 ottobre 2001
->https://www.theguardian.com/world/2001/oct/13/afghanistan.terrorism5
L’organizzazione promotrice è Stop the War Coalition (https://www.stopwar.org.uk/about/ ) nata proprio per questa occasione e tutt’ora attiva – di recente si è fatta sentire per le manifestazioni organizzate per la visita di Donal Trump in UK – . Il presidente al momento è Brian Eno (!).
Degna di nota fu in Italia la Marcia per la Pace Perugia – Assisi del 14 ottobre 2001, storica manifestazioni del movimento pacifista italiano, quella del 2001 la più partecipata secondo gli organizzatori in quegli anni, che come da sua tradizione, metteva in cammino pacifisti, cattolici di larghe vedute e gente a caso sotto le bandiere arcobaleno per la Pace. 
+++++++++ 
Biden ha annunciato il mese scorso (maggio 2021) il ritiro delle truppe entro la data simbolica dell’11/09/2021. Sarà ritirato anche il contingente Nato (e i soldati italiani). 

Novembre: Si sciolgono i 99 Posse

Un anno assurdo si chiude così: quello che penso è che in qualche modo il 2001 sia stato il culmine di qualcosa in bene o in male e non è stato il G8 a distruggere il Movimento. Una stagione nata alla fine degli anni ’90 doveva pur finire in qualche modo, i segni che si andava verso altro c’erano.

2002 – 2008 BERLUSCONISMO (E L’ANTIBERLUSCONISMO) STORICO

2002

12/01 Si inaugura l’anno giudiziario. il Procuratore generale di Milano, Francesco Saverio Borrelli, lancia un chiaro appello contro gli attacchi alla magistratura da parte del Berlusconi II, che sta inanellando una serie di provvedimenti sulla giustizia per bloccare i processi che coinvolgono il premier.
“[…] Al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave”. 

19/01 Primo Girotondo Gli intellettuali di sinistra giocano a giro girotondo davanti alle sedi da “proteggere” dagli attacchi del Governo Berlusconi II (Tribunali, Università, Sedi Rai…). 

25/01 Esce in Italia il Favoloso mondo di Amélie: il film era uscito in Francia il 25 aprile 2001, in Italia arriva l’anno dopo. Mathieu Kassovitz passa in un attimo da essere il regista di un film cult per il Movimento (L’odio, 1995) al fidanzato strambo di una ragazzina stramba, in una Parigi tutta zucchero e filtri vintage che Instagram scansati – perché ancora non esisteva -.
L’immaginario Ikea con le lucine in balcone e le poltroncine gialle deriva da qui. E la Parigi in b/n de L’Odio che fine ha fatto?
Sicuramente non è colpa sua, ma dei tempi che cambiamo. 
-> Mathieu Kassovitz e il malessere della periferia https://www.youtube.com/watch?v=3CCLYzjveXE
-> Mathieu Kassovitz e Parigi cartolina https://www.youtube.com/watch?v=JnSkdWNK0PQ

02/02 I girotondisti hanno un leader, Nanni Moretti, che parla come capo dell’Ulivo. Qui quando assalta il potere, in piazza Navona ->https://www.youtube.com/watch?v=LZ-J3eaHEO0

19/03 Marco Biagi, giuslavorista, viene ucciso dalle Nuove Brigate Rosse. Consulente chiamato per la modifica dell’articolo 18 dal ministro del Lavoro, Roberto Maroni, Biagi si sente da mesi minacciato e chiede la scorta. Scajola, Ministro degli Interni, la nega.
Scajola a luglio dopo la sua morte si dimette.

23/03 La Cgil porta in piazza tre milioni di persone a Roma in occasione dello sciopero generale contro le politiche del governo Berlusconi sulla riforma del mercato del lavoro.Il clima è molto teso, Berlusconi non modificherà mai lo statuto, lo farà Renzi dopo circa un decennio.

18/04 Editto Bulgaro 
«L’uso che Biagi… Come si chiama quell’altro? Santoro… Ma l’altro? Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga.». Silvio Berlusconi durante un viaggio a Sofia.
La risposta garbata di Enzo Biagi 
->https://www.youtube.com/watch?v=NZs06nHhl5ETra una roba e l’altra tutti i programmi dei tre citati furono chiusi. 

31/07 Legge Bossi-Fini
Non ci facciamo mancare nulla e viene promulgata la legge che inasprisce e criminalizza l’immigrazione.

09 -11 /11 Primo Social Forum europeo a Firenze
Cinque giorni con partecipazione da tutta Europa. Tra le 500mila persone e il milione in quei giorni. Il canto del cigno del Movimento à ->https://www.youtube.com/watch?v=MxPIw1xDols
Esce un bel album Quello che non c’è, Afterhours:
“La chiave della felicità è la disobbedienza in sé/
A quello che non c’è”

2003

14/02 Legge Biagi
Nonostante sia morto, Marco Biagi dà il nome ad una legge che ha inventato i contratti co.co.co, a progetto e altre amenità simili. Stiamo ancora ringraziando. Roberto Maroni è il Ministro del Lavoro. 

15/03 Manifestazioni internazionali contro l’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti
In tutto il mondo ci sono manifestazioni contro il governo statunitense che ha deciso di attaccare l’Iraq. La causa formale è che il dittatore locale Saddam Hussein fosse un finanziatore della Jihad; la verità che tutti già sapevano era il petrolio. Fu coniata l’espressione “esportare la democrazia”. 

28/03 Riforma dell’istruzione Moratti Stiamo ancora ringraziando per aver introdotto l’alternanza scuola/lavoro -.-

16 /03 Omicidio di DAX Davide Cesare, militante antifascista milanese del Centro Sociale O.R.So di Via Gola, viene ucciso davanti al Bar Tipota, storico ritrovo della sinistra alternativa nel quartiere Ticinese, dai fratelli (anche il padre) Morbi, simpatizzanti fascisti. 16 coltellate.La notte nera di Milano. Dax odia ancora.Qui le puntate speciali di Radio Z- AM dedicata a Dax quest’anno
-> http://www.zam-milano.it/nuovi-significati-per-lantifascismo/

Il mio battesimo politico: l’Iraq e la Moratti (che mi accompagnerà spesso in questo ventennio).
Ho 15 anni. Mi ricordo i ragazzi – maschi, prima io mi ricordo che i compagni erano solo maschi o almeno nel posto che frequentavo io sì, ero femmina e piccola e non c’erano compagne – che parlavano di Genova come della Resistenza. Solo oggi scrivendo mi accorgo che non erano passati neanche due anni. Riflettendo, parlavano della loro giovinezza, la fine degli anni ‘90. Però non si poteva ancora andare a mangiare al McDonald’s senza sensi di colpa, cosa che mi è rimasta – dove abitavo io comunque non c’erano, eravamo liberi da tentazioni – e quando si compravano i vestiti dovevi guardare le etichette per capire in quale paese del mondo erano stati prodotti. Non fumavo e non bevevo, perché ero piccola e femmina e non volevo essere giudicata come quella che fa “la grande” per stare con i compagni tutti maschi. Non avevo comportamenti ammiccanti e mi vestivo in modo asessuato, visto che il modello di quegli anni erano le veline e le letterine. 

20/03 Inizio Seconda Guerra del Golfo
Partecipa anche l’esercito italiano.
->https://www.youtube.com/watch?v=rAVXN3R-OEE

Maggio. La prima may day parade a Milano 

15/11 – Social Forum europeo di Parigi. Partecipano circa 100 mila persone, ma le divisioni nel movimento sono già accentuate e a questo appuntamento viene meno “la base”.
->https://www.youtube.com/watch?v=a6Xos27lHpY

2004 

Il Berlusconismo arriva al suo culmine, l’Italia è dichiarata “parzialmente libera” dall’ Osservatorio Internazionali sulla libertà di parola e di stampa.
È l’anno in cui dà del kapò a Schulz in Commissione Europea, fa le corne nelle foto istituzionali, litiga furiosamente con Santoro, chiama in qualunque programma TV, racconta barzellette, canta con Apicella. (Si sente la nostalgia?) 
Un bellissimo Blob d’annata The Best of Silvio Berlusconi 
->https://www.youtube.com/watch?v=OBK6uYbKwrg 
Anche l’antiberlusconismo raggiunge l’apice; escono due album che mi perseguiteranno nelle manifestazioni dei successivi 15 anni:
–           MODENA CITY RAMBLES – ¡Viva la vida, muera la muerte!
–           BANDABARDO’ – Tre passi avanti. 
Qui il Concertone del Primo Maggio di quell’anno: per la prima volta non in diretta, ma in differita di 20 minuti per permettere alla Rai censure varie.Mezzo milione di persone in Piazza San Giovanni, c’erano ancora i pullman gratis della Cgil. Di seguito in scaletta proprio i Bandabardò e poi i Modena, con un brillante Claudio Bisio canta Bella Ciao con Cisco.
->https://www.youtube.com/watch?v=jaZTF5YcmWk 
Il frontman dei Bardabardò, Erriquez, è morto quest’anno. 

L’anno si chiude in bellezza, il 31/12 Roberto Dal Bosco, giovane muratore mantovano in viaggio di piacere a Roma, riconosce il premier Silvio Berlusconi mentre passeggia in piazza Navona. Colto da improvviso raptus di odio scaglia il treppiede della sua macchina fotografica contro il premier, causandogli un ematoma nella zona dell’orecchio destro. 

2005

Aprile
Elezioni regionali in 15 regioni.
Il centrosinistra vince in tutte le regioni, tranne Veneto e Lombardia – dove si riconferma per la terza volta Formigoni, esponente di Comunione e Liberazione e figlio di un comandante delle Brigate Nere, corpo ausiliare volontario delle Forze Armate della Repubblica di Salò (governerà ininterrottamente dal 1995 al 2013).
La sorpresa è Nichi Vendola in Puglia: per la prima volta la coalizione di centrosinistra sperimenta le primarie per scegliere il proprio candidato. E vince un attivista gay – non c’era ancora la sigla LGBTQ+ – del Partito della Rifondazione Comunista.

2006 

Berlusconi, il nemico numero 1, ricompatta la sinistra sotto la bandiera dell’Unione e perde.
Prodi premier, Bertinotti Presidente della Camera dei Deputati, D’Alema agli Interni, Rutelli ai Beni Culturali, Mastella alla Giustizia e Di Pietro alle Infrastrutture, uno squadrone.

Eravamo quasi felici: ho 18 anni, non voto perché sono nata in agosto, e l’Italia vince i Mondiali. “Beppe andiamo a Berlino” PO PO PO PO POOO PO (poveri White Stripes):
-> https://www.youtube.com/watch?v=7YCT4gghfAI
In finale contro la Francia, Zidane sclera e dà una testata a Materazzi, la vittoria arriva ai rigori. 

Esce Gomorra che farà scoprire al mondo il Litorale Domizio – posto incredibile, oggi completamente dimenticato, dove si trova ancora l’Antro Cumano, in cui la nota Sibilla vaticinava, e l’ingresso agli Inferi di virgiliana memoria – e le Vele di Scampia – che erano lì dagli anni ’70 -.Saviano è ancora sotto scorta e le Vele in demolizione.
Per un immaginario diverso sul Litorale Domizio, Liberato ->https://www.youtube.com/watch?v=eFl33a5AOtI

2008

A gennaio crisi di governo: la moglie di Mastella finisce agli arresti domiciliari. Si lamenta che la coalizione non lo appoggia e passa alla Casa delle Libertà.
Cade il governo.

FINE PRIMA PARTE


 II PARTE
La caduta dei Lehman Brothers e la Grande Recessione. Facebook & Whatsapp. Le primavere arabe e il Rojava, aria di agitazione. 

2008

13- 14/04 Si ritorna alle elezioni e vince il Popolo delle Libertà, nuova coalizione del centro destra praticamente uguale, contro il centro-sinistra che propone Walter Veltroni come premier.
È il secondo governo più longevo della Repubblica – 3 anni, 6 mesi e qualche giorno, grandi record…-
È l’anno dei grandi festini a Villa Certosa e Palazzo Grazioli, Topolánek nudo e le foto di Antonello Pireddu.

Successivamente, negli anni fino al 2011 e in ordine sparso, saliranno all’onore delle cronache le signorine ad Arcore, Noemi Letizia, Gheddafi che monta le tende a Roma, dove viene firmato il primo trattato con la Libia, e Ruby Rubacuori.
Veronica Lario, moglie legittima, è l’icona pop della sinistra parlamentare chiedendo il divorzio nel 2009.

Agosto – Boom di Facebook
Inizia la diffusione inarrestabile del Social Network. Scopriamo che c’è un modo di interagire con il resto del mondo al di fuori di Windows Messanger. Il numero delle visite a livello globale aumenta del 961% nel solo mese di agosto e nel trimestre successivo l’Italia sarà il maggior paese per incremento del numero di iscrizioni (+135%)

15/09 Caduta dei Lehman Brothers
La più grande bancarotta della storia statunitense. Il gruppo aveva accumulato debiti bancari per 613 miliardi di dollari, debiti obbligazionari per 155 miliardi e attività per un valore di 639 miliardi. Era solo il segno più evidente della Grande Recessione che colpirà tutto il mondo, iniziata l’anno prima e che si concluderà, parzialmente, solo nel 2013. 
Qui l’inizio di Capitalism, a Love Story di Micheal Moor ->https://www.youtube.com/watch?v=OE-YZpytwOI

4/11 Barack Obama Viene eletto il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti.
Yes, we can” è il leitmotiv della sua campagna presidenziale che ci perseguiterà anche negli anni successivi. Dagli osservatori americani viene definita la “Facebook election”: Obama aveva assunto come consulente della comunicazione l’allora 24enne Chris Hughes, cofondatore del social, già diffusissimo negli USA dall’anno precedente.

6/12 Omicidio di Alexis Grigoropoulos
Un ragazzo di 15 anni è ucciso ad Atene da una pallottola sparata da un agente di polizia nel quartiere Exarchia, quartiere di anarchici e della sinistra antagonista.
Iniziano giorni di fuoco e di protesta. In decine di città greche vengono occupate le università, le scuole. Il quartiere di Exarchia è il campo di guerra. L’anno dopo sarà l’anno della crisi economica, abbiamo tutte e tutti in mente le fila ai bancomat e i dipendenti statali che non vengono più pagati. La Grecia diviene lo spauracchio per tutta l’Europa mediterranea: “Volete fare la fine della Grecia?”
Questa è una delle cose più belle fatte per Alexis à ->https://www.motusonline.com/syrma-antigones/alexis-una-tragedia-greca/ 
P.S. Non gettateci altri lacrimogeni. Noi stiamo già piangendo.
(Dalla lettera degli amici di Alexis)

“C’È LA CRISI”
è la parola che ci accompagna nella vita di ogni giorno, all’università, al lavoro, negli spazi, nei rapporti. A vent’anni ti tagliano le gambe se non puoi immaginare, sognare, perché tanto “c’è la crisi”. Milano era un posto veramente triste con la Moratti e il suo sceriffo Decorato:
-> https://www.youtube.com/watch?v=ymzK0W5b7nk
Forse per questo oggi a trent’anni facciamo fatica a progettare: abbiamo interiorizzato questa spada di Damocle che sappiamo potrà caderci da un momento all’altro – come ci è caduta la pandemia -.
La maggior parte di noi non ha un lavoro, o se ce l’ha spesso non con tutele decenti, facciamo fatica con le relazioni. Avere una consapevolezza che un altro mondo è necessario e possiamo costruirlo è un processo lungo e tortuoso, manchiamo di immaginazione.
fare ancora i nostri imbarazzanti progetti con i pianeti che ci precipitano in cucina e ci disfano i letti
i letti matrimoniali in cui dormiamo da soli come cani investiti come i bambini mangiati dai democristiani
(…)
andiamo far la spesa là la lotta armata al bar la lotta armata al bar 
gli addetti alla fabbricazione del buon umore sono in cassa integrazione
(…)
cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero?
->https://www.youtube.com/watch?v=ieukzYfsrP4 

2009

6/04 Terremoto Aquila.
Mio cugino è salvo per miracolo, ci portiamo ancora dietro le macerie. L’Italia conosce Bertolaso. Il palazzinaro Berlusconi mette tutte le sue forze in campo per donare agli aquilani le mitiche casette. Il governo decide che il G8 – previsto alla Maddalena – venga spostato all’Aquila, come le vecchie zie che ti fanno conoscere “casa nuova” appena messa a lucido.
È l’anno del Popolo Viola – Sardine ante litteram – e della nascita del Movimento 5 Stelle, con i B-Day e i Vaffa -Day, non direttamente collegati. Berlusconi è ancora il nemico numero 1. 
L’economia sprofonda e si inizia ad affacciare lo spauracchio dello Spread: il governo italiano non piace a nessuno e soprattutto alla BCE.

02/07 Viene approvato il cosiddetto “Pacchetto sicurezza” (Decreto Maroni):
tra le norme degne di memoria, l’istituzione delle ronde e del reato di immigrazione clandestina. Qualche mese dopo si apre una sanatoria per colf e badanti già presenti sul nostro territorio – la prima dal 2001 – ma molti non riescono a rientrarci.
L’introduzione del nuovo reato spinge tante e tanti alla disperazione che, ad un anno dalla legge, li porta ad occupare una torre a Milano in via Imbonati e una gru a Brescia per quasi un mese.

2011

Questo è un anno un po’ strano: è come se, a 10 anni da Genova, fosse ribollito un po’ troppo il sugo in pentola e tante piccole bolle esplodono nel mondo.
Li racconterò in ordine sparso:
viene fondato il centro sociale ZAM – Zona Autonoma Milano, si diffonde in modo capillare internet sui telefoni cellulari e diviene massiccio l’uso di WhatsApp con la creazione delle chat di gruppo, anche Facebook svilupperà nello stesso anno la versione da mobile.

In Tunisia, Egitto, Libia e Sira scoppia la cosiddetta Primavera Araba: ragazzi e ragazze molto giovani scendono in piazza in forme e mentalità diverse da quelle che noi occidentali conosciamo e che abbiamo ingabbiato spesso nei nostri paradigmi e ideologie.
Facebook gioca un ruolo importante nella trasmissione delle comunicazioni, che spesso i governi non riescono a censurare in tempo. Purtroppo dopo 10 anni le cose sono peggiorate e in questi Paesi troviamo personaggi più discutibili, se era possibile, di quelli che hanno sostituito.In Siria la situazione prende una piega diversa: le forze governative si trovano costrette a ritirarsi da tre aree abitate in prevalenza dalla minoranza curda, lasciandone, di conseguenza, il controllo territoriale alle milizie curde dell’Unità di Protezione Popolare (YPG).

L’anno dopo si formerà il Rojava, regione autonoma del Kurdistan siriano. Il Carta del contratto sociale per l’autogestione democratica nelle Regioni Autonome di Afrîn, Cîzire e Kobane – l’atto fondativo – è una delle cose più belle che si può leggere oggi:
->https://web.archive.org/web/20190119230837/https://eleuthera.it/files/materiali/carta%20del%20rojava.pdf
Qui una bella analisi sui principi cardine della Carta: il municipalismo libertario e l’ecologia sociale
-> https://roarmag.org/essays/pkk-kurdish-struggle-autonomy/

Pisapia è il primo sindaco di centro-sinistra a Milano dopo 18 anni. La sua campagna elettorale fu molto divertente.
Qui Il fantastico mondo di Pisapie che ci fa respirare un po’ l’aria di quei giorni, in cui sembrava che Milano sarebbe diventata un soviet (e purtroppo non è accaduto):
->https://vimeo.com/114153974.

L’economia è sempre più al tracollo: ci sono gli Indignados in Spagna e gli Indignati italiani, Occupay Wall Street negli USA. Nella Penisola Iberica lo slogan è “No es la crisis, es el sistema”, qualcosa che in qualche modo ricorda Genova
->https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/96/15M-ExcelenteRevulsivoImportanteH264-bien-6000-v1.6.ogv

Il 15/10 vengono chiamate le piazze italiane.
A Roma si scatenano violenza e repressione poliziesca: il primo intervistato nel video dice “Si è ripetuto Genova”:
-> https://www.youtube.com/watch?v=97Cd1dFkKfY 

12/11 Berlusconi è costretto a dare le dimissioni dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
I mercati e la BCE non danno più fiducia all’Italia da un po’, lo spread raggiunge il record storico di 574 punti di differenziale.
Si festeggia ingenuamente come la Liberazione:
->https://www.youtube.com/watch?v=97Cd1dFkKfY

16/11 Si insedia il governo tecnico presieduto da Mario Monti.

FINE SECONDA PARTE


III PARTE.
2012 -2021: Ballare sui cocci: il Modello Milano. La pandemia 

2012 

Governo Monti dura 1 anno e 5 mesi ed è composto da tecnocrati senza cuore. A parte la Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che nello stesso mese, ottobre 2012, piange in conferenza stampa annunciando la riforma delle pensioni e qualche giorno dopo definisce i giovani disoccupati italiani con l’aggettivo choosy. 
Qui le sue due migliori performance
-> https://www.youtube.com/watch?v=s3Z5tfiJNf8https://video.repubblica.it/dossier/articolo-18/fornero-i-giovani-non-devono-essere-troppo-choosy/108533/106918 

A fine anno, non li sopporta più nessuno, perdono la fiducia e Giorgio Napolitano scioglie le camere. 

2013 

Un anno confusissimo: a febbraio si vota ma non vince nessuno. Non era mai successo dal 1945.
Ma abbiamo un altro record.  Sempre nello stesso mese, abbiamo anche l’onore di assistere ad una cosa più unica che rara: Papa Benedetto XVI rinuncia al papato.
Non accadeva da 598 anni, cioè dal 1415, dopo la ricomposizione dello scisma d’Occidente. Niente che ti sconvolga l’esistenza, però sintomo della confusione generale. Prende il suo posto un cardinale argentino che prende un nome strano Francesco (I): in mille anni nessuno ci aveva ancora pensato.
Insomma viviamo strani giorni.
La crisi sta finendo, Berlusconi il nemico numero 1 è andato in esilio e non sappiamo bene cosa stia succedendo.
In una canzone di quell’anno, Storia di un impiegato – non sto a spiegare la citazione – i Cani cercano di spiegare il mood di gente come me che, molto poco choosy, accetta lavori senza glamour.
Probabilmente perché ci hanno tolto subito la possibilità di sognare, non senza attacchi di panico:
->https://www.youtube.com/watch?v=bHxiUOw4YY0

Ad un certo punto ci troviamo il Governo Letta e non sappiamo neanche il perché. 

2014 – 2016

Il Partito Democratico è messo così: meglio di questo video esplicativo che si riferisce alle primarie di qualche anno prima non riesco a spiegarlo: ->https://www.youtube.com/watch?v=FW1ocdhNt_o
È proprio una differenza antropologica non ricomposta. Ad un certo punto ci troviamo Matteo Renzi al posto di Letta e non sappiamo neanche il perché. Mi ricordo solo ad un certo punto un “Enrico stai sereno… e un minuto dopo gli ruba la poltrona.
Dura 2 anni e 9 mesi, poi si suicida da solo.

In quei due anni, balliamo sui cocci: siamo positivi, Renzi si crede Obama, speranza e sogni sono le parole d’ordine e in qualche mese così si abolisce l’articolo 18 con il Jobs Act – anche il nome della riforma è un Obama tarocco e si riferisce all’acronimo di Jumpstart Our Business Startups Act, riforma promulgata nel 2011 dal governo statunitense-.

Fa il suo esordio Calcutta con Mainstream, che descrive così lo Zeitgeist: 
Salutami tua mamma che è tornata a Medjugorje
E non mi importa niente di tuo padre
Ascolta De Gregori
A me quel tipo di gente no non va proprio giù
Taranta, Celestini e BMW. 

Milano diventa la città- stato, vetrina di una Italia fresca e di nuovo appetibile. Governata da una sinistra diversa: macchine in sharing che si aprono con una app, grattacieli, nuovi quartieri, la Darsena, Expo.
È il place to be. Tutto quello che c’è stato, che stava diventando, è scritto in questo bel documento conclusivo del Comitato No Expo, il quale ha cercato per anni di decostruire la narrazione che si stava facendo di Milano e del Paese (https://www.noexpo.org/2015/11/04/nonostante-expo-la-realta-documento-di-fine-esposizione/
Nel nostro, Milano ha definito una città di fatto commissariata, pacificata (ma nonnormalizzata: e viene da chiedersi cosa succederà all’esplosione di questo paradosso),cooptata nella sua anima più critica e attiva, squilibrata dal punto di vista del lavoro e delreddito. Per sei mesi abbiamo assistito a un falso senso di cosa siano socialità e spaziopubblico, in una città di pieni e di vuoti. E parliamo dei quartieri e dell’urbanistica, di chi è di fatto destinato ad un abitare di merda, ad un lavoro stagionale e sottopagato, senzapossibilità di mobilità e di vivere in un ambiente che ne tuteli la salute.
Beh, leggere queste parole dopo la pandemia fa un certo effetto, soprattutto quando nel frattempo è diventato sindaco di Milano proprio il commissario di Expo, Giuseppe Sala.  

Nel 2015 nasce in Argentina NiUnaMenos – Non una di meno,
movimento politico transfemminista, intersezionale, antirazzista, antifascista, anticapitalista, autonomo da qualsiasi partito, che mira alla trasformazione radicale della società a partire dalla lotta contro la violenza maschile e di genere e contro le gerarchie sociali
(da https://nonunadimeno.wordpress.com/2019/04/20/comunicato-non-una-di-meno-e-un-movimento-politico-autonomo-da-qualsiasi-partito/). 

2017

Scrivendo mi ero persa in mezzo cosa era potuto succedere tra il Governo Renzi e il Governo Conte. Avevo saltato 1 anno e 5 mesi, la durata del Governo Gentiloni, formato per volere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al fine di approvare una nuova legge elettorale, che non c’è stata.
Non ci fu roba più insignificante, ma subdolamente tremenda.
Viene, infatti, approvata la legge sull’immigrazione Minniti -Orlando (entrambi PD, rispettivamente ministro degli Interni e del Lavoro).
Qui i quattro punti principali incommentabili:
·       abolizione del secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo che hanno fatto ricorso contro un diniego;
·       l’abolizione dell’udienza;
·       l’estensione della rete dei centri di detenzione per i migranti irregolari (CPR)
·       l’introduzione del lavoro volontario per i migranti.

2018-2019

Ormai siamo alla fine, ce li ricordiamo tutte e tutti questi ultimi due anni prima della pandemia.
Governo Conte I e II, Salvini e la sua macchina da guerra sui i social, Di Maio, i migranti tenuti ostaggio sulla Diciotti e Carola Rackete, i toni sempre più aggressivi e fascisti.
Instagram prende il posto di Facebook.

2020-2021

Pandemia e altre (brutte) cose.


Altri link:
https://www.supportolegale.org/?q=node/1172
https://www.ondarossa.info/redazionali/2021/02/verso-xx-g8-radiogap
https://www.ondarossa.info/redazionali/2021/03/verso-xx-g8-genova-stagione
https://www.ondarossa.info/redazionali/2021/04/verso-xx-g8-genova-stagione
https://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/2021/05/verso-xx-g8-genova-web-degli-anni-90-ecn
https://yewtu.be/watch?v=bC-dy_gp17c