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Cinezam-programma di ottobre

Dopo una lunga pausa estiva torna #cinezam
Il programma di ottobre!

Paid in full
Charles Stone III
6 ottobre ore 21.30

Lars e una ragazza tutta sua
Craig Gillespie
13 ottobre ore 21.30

Tesnota
Kantemir Balagov
20 ottobre ore 21.30

5 anni-zam-Milanosud! Party reggae&dancehall

ZAM-5 anni nel profondo sud della metropoli!
PARTY Reggae-DanceHall
5 ottobre dalle 21

ingresso: 5 eurini (teatro+serata)

Da quando abbiamo messo piede a Milano sud ci teniamo a festeggiare ogni meraviglioso anno passato qui, ai margini della città.
questo è il 5° anno (quasi 9 anni di zam) di persistenza a Milano sud e vogliamo festeggiarlo con tutt voi!

ore 20: CELLE DI CONTROLLO
Spettacolo teatrale di e con LPA (Lento Però Avanzo) collettivo teatrale di 100celle aperte

Dalle 21:
Rap Caverna Posse + open mic
Jeebo by I-Tal Sound
Powaflowa Soundsystem
SoulJah Rebels

durante tutta la serata Mostra fotografica edo-iacs-nino romeo

rispetta lo spazio, rispetta le persone.
no sessismo, no machismo, no razzismo, no polizia

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Consumo di suolo, rapporto ISPRA

“Secondo le prime stime, avvertono Ispra e Snpa, negli ultimi sei anni l’Italia ha perso superfici che erano in grado di produrre tre milioni di quintali di prodotti agricoli e ventimila quintali di prodotti legnosi, di assicurare lo stoccaggio di due milioni di tonnellate di carbonio e l’infiltrazione di oltre 250 milioni di metri cubi di acqua di pioggia che ora, scorrendo in superficie, non sono più disponibili per la ricarica delle falde aggravando la pericolosità idraulica dei nostri territori. Ancora, il recente consumo di suolo produce anche un danno economico potenziale che viene compreso tra i 2 e i 3 miliardi di euro all’anno, dovuti alla perdita dei servizi ecosistemici del suolo, cioè l’insieme delle risorse naturali che forniscono beni e servizi all’umanità.”
Comunicato stampa Ispra – Snpa: bit.ly/2kSlbsb
Rapporto 2019 sul consumo di suolo in Italia – bit.ly/2moyzoF

L’amazzonia continua a bruciare, ma la notizia è già passata di moda

L’Amazzonia continua a bruciare, ma dopo la prima settimana in cui tutti abbiamo urlato all’emergenza ed al disastro, l’attenzione è diminuita.Questo è il tipico approccio emergenziale, dove si dedica grande attenzione all’evento catastrofico di turno per qualche giorno, e poi si passa al prossimo evento che può cogliere l’attenzione del pubblico.Tuttavia, purtroppo, i cambiamenti climatici non sono la solita emergenza, e anche utilizzare questo termine per definirli può essere fuorviante, se non addirittura controproducente.I cambiamenti climatici non si rallentano con misure d’urgenza, ma sono un problema sistemico e strutturale.Nella mappa, gli incendi attualmente in corso (nelle ultime 24h) nella regione amazzonica (fonte: https://bit.ly/2lLZSc2): la situazione si commenta da sola.